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LeadHers Blog

By Marta Porretta 17 Oct, 2023
Pochi giorni fa è emerso che il Governo ha intenzione di stanziare tra i 100 e i 150 milioni di euro per istituire una nuova figura professionale, ossia l’ assistente materna . Una figura che andrebbe ad affiancare le neo mamme per i primi sei mesi di vita del bambino, supportandole nel periodo del dopo parto sia per via telematica che a domicilio, dando consigli sul benessere del neonato e anche prevenendo la depressione post-partum. Quando ho letto la notizia ho pensato che finalmente ci siamo resi conto che c’è una carenza assistenziale per le neo famiglie, soprattutto nel periodo successivo al parto, una carenza assistenziale sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista di sostegno familiare. C’è un detto africano che recita cosi: “ c’è bisogno di un intero villaggio per crescere un bambino ”, e dopo anni di sostegno domiciliare alle famiglie posso dire che è assolutamente vero ma che per la vita odierna il villaggio, composto prima dalle famiglie di origine viene sempre più a mancare e i neo genitori si trovano soli ad affrontare un mondo nuovo, enorme e faticoso. Quindi in prima istanza ho gioito al pensiero che si faceva qualcosa per le famiglie, ma approfondendo il ruolo della figura materna non ho potuto che sentirmi presa in giro. Siamo veramente sicuri che sono i professionisti del materno-infantile a mancare? E che quindi necessitiamo di formare in 6 mesi nuove figure professionali? Che dovrebbero essere in grado di svolgere compiti che sembrano banali ma che sono estremamente complicati? O forse mancano adeguate politiche per usufruire di servizi pubblici per le famiglie? Ecco, ve lo dico io: non abbiamo bisogno di una nuova figura professionali perché abbiamo in questo Paese figure specializzate, laureate, che investono i loro fine settimana e anche fondi, che spesso fanno fatica ad avere, per partecipare alle migliori formazioni sul territorio per poter ogni giorno stare accanto alle famiglie, ai neo genitori e ai neonati, con conoscenze che si basano sulle ultime evidenze scientifiche, siamo competenti, professionali e professioniste. In Italia infatti ci sono tantissime figure già formate, in primis le ostetriche , ma anche le puericultrici , che spesso sono disoccupate o si trovano a fare altri lavori per i tagli che si sono fatti negli anni alla sanità. Spesso le ostetriche si trovano a dover scegliere o di lavorare in ospedale, spesso con turni impegnativi e stipendi ridicoli rispettando rigidi protocolli ospedalieri, o privatamente, cercando di stare il più possibile sul territorio accanto alle famiglie con non poche difficoltà. Da anni ci battiamo, inascoltate, per ampliare i consultori familiari che si trovano su tutto il territorio nazionale, per supportarli, con personale competente che possa non solo seguire le donne in gravidanza ma anche a domicilio nel dopo parto, accompagnandole per un lungo periodo che è delicato e importante per la formazione di una famiglia sana e serena. Molte di noi già lo fanno, sosteniamo le mamme, i genitori, i neonati e chiunque gli stia attorno per dargli strumenti adatti a costruire il loro benessere. Sicuramente servirebbero poi anche altre riforme per le famiglie, come per esempio rivedere i congedi , di entrambi i genitori, perché ancora ad oggi il processo di cura della famiglia è quasi ad esclusiva della donna (come sottolinea anche il governo volendo istituire l’assistente MATERNA e non l’assistente FAMIGLIARE ). Dovremmo anche migliorare l’offerta dei nidi, che sono pochi e costano molto. E sicuramente aumentare i professionisti che gravitano intorno alla famiglia, magari con qualcuno che possa prendersi cura anche della casa e delle faccende domestiche nei primi mesi dopo il parto. Ma in Italia manca ancora la base dell’assistenza , che invece è presente in quasi tutti i paesi europei, ed è su questo che il governo deve lavorare e investire, perché ne abbiamo veramente bisogno tutti. Concludo dicendo che noi ostetriche ci siamo sempre state , e continueremo ad esserci perché spesso questa professione è anche una vera e propria vocazione, e che silenziose, spesso insieme a team multidisciplinari, siamo sul territorio, nei consultori, negli ambulatori e nei centri privati cercando di offrire servizi per tutti. Dott.ssa Marta Porretta Ostetrica ad Ancona e Online
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